La raffinatissima scatolina in ambra con coperchio scorrevole era destinata a contenere i trucchi e gli unguenti per la cosmesi. Nel volto rappresentato ad alto rilievo sembra di poter riconoscere un paffuto Dioniso o, più probabilmente, una fedele del suo culto, con il capo adorno di tralci d’edera, rami di vite e grappoli. L’elegante contenitore apparteneva con ogni probabilità a una donna di alto rango vissuta nel I secolo d.C. e testimonia l’alto livello raggiunto dagli artigiani aquileiesi nella lavorazione del prezioso materiale giunto dall’Europa nord orientale.







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